COME ACCORGERSI DELLA PRESENZA DELLA PROCESSIONARIA?
E’ facile vederle tutte ordinate in fila, una dietro l’altra proprio come in una vera e propria “processione”, da qui proprio il nome “processionaria”, questo piccolo e in apparenza insetto indifeso della famiglia dei lepidotteri che attacca diverse specie di pino prediligendo però il Pinus Nigra (Pino nero) e il Pinus Sylvestris (Pino Silvestre).
La sua presenza si riconosce dai nidi posizionati sulle cime dei rami e sugli apici, dove all’interno svernano le larve. In genere infestano le alberature stradali e quelle ai limiti delle formazioni boscose, i nidi compaiono alla fine dell’autunno e causano una necrosi alle foglie della pianta, causandone, se l’infestazione non viene debellata, anche la morte.
La processionaria del pino non è affatto un insetto indifeso, anzi diventa pericolosa sia per l’uomo che per gli animali domestici, quando uscendo dal nido, scende dall’albero tenendo una vera e propria “processione”, durante la quale l’eventuale contatto con i peli provoca un’eritema papuloso (simile a quello causato dalle “gatte pelose” altro componente della famiglia dei lepidotteri) che generalmente, sparisce in qualche giorno.
Altrettanto pericoloso è il contatto con gli occhi, il naso, la bocca o peggio le vie respiratorie e digestive. I peli volatili durante il percorso dell’insetto se a contatto con la cute, sono altrettanto pericolosi, infatti è necessario un intervento medico urgente. Anche per questo motivo la disinfestazione della processionaria è diventata obbligatoria negli ultimi anni.
COME INTERVENIRE?
E’ assolutamente necessario intervenire alla prima comparsa dei nidi, onde evitare una diffusione veloce e probabilmente letale per gli alberi.
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